UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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martedì 26 luglio 2016

IO NO. IL CORAGGIO NON HA BISOGNO DI GRIDARE. AUGUST LANDEMESSER.

13 giugno 1936: varo della nave scuola della marina militare tedesca, la Horst Wessel, presso l'arsenale navale Blohm + Voss di Amburgo. Davanti a Hitler, venuto a presiedere la Cerimonia centinaia di operai alzano il braccio nel saluto nazista. Uno solo non lo fa: August Landmesser (Moorrege, 24 maggio 1910 – Stagno, 17 ottobre 1944).

 



Questa foto fu ritrovata solamente nel 1991 e Horst venne riconosciuto dai nipoti, anche se alcuni ancora oggi dubitano dell'attribuzione.
August Landmesser (Moorrege, 24 maggio 1910 – Stagno, 17 ottobre 1944) è stato un operaio tedesco, oppositore politico antinazista negli anni trenta. Fu uno dei pochi tedeschi che si opposero pubblicamente al potere di Adolf Hitler.

Condannato come oppositore, venne poi mandato al fronte in un battaglione punitivo. Sua moglie Irma Eckler venne internata e uccisa con eutanasia nel 1942 come malata mentale. August è scomparso in guerra nel 1944. 






LA STORIA DI UN EROE ITALIANO. BRUNO NERI

10 settembre del 1931, a Firenze si inaugura l’avveniristico stadio progettato dall’ingegnere Pier Luigi Nervi. In campo per una amichevole la squadra viola, in cui militava Bruno Neri. Neri è l’unico tra i giocatori allineati sul campo prima del fischio d’inizio a non fare il saluto fascista. Un bel coraggio, non c’è che dire.
Il 10 luglio 1944, all’Eremo di Gamogna in prossimità di Marradi, perderà eroicamente la vita il partigiano-calciatore messosi nella guerra combattente dopo l’(8 Settembre.




Amante dell’arte e della poesia, Bruno Neri quando non era in campo si dedicava a promuovere incontri culturali, oppure se ne andava con gli amici poeti per mostre e musei. Durante gli anni in riva all’Arno frequentò lo storico caffè letterario delle Giubbe Rosse in piazza della Repubblica dove poteva incontrare Mario Luzi, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Eugenio Montale. Dopo l’armistizio del 1943 e mentre disputava il campionato dell’Alta Italia col Faenza, Neri scelse la militanza antifascista arruolandosi nella Brigata Ravenna.

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