UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti 50 nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, progettisti, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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domenica 21 aprile 2013

LOUIS LOZOWICK.IL POETA DELL'ARTE INDUSTRIALE.



Pochi hanno raccontato la visione industriale quanto Louis Lozowick (Ludvinovka, Ucraina 10 dicembre 1892 - 9 settembre 1973) (UKR: Луї Лозовик), nato nell’impero russo, trasferitosi negli Stati Uniti nel 1906 e morto nel New Jersey. Una carriera di oltre 50 anni, che passa dalle atmosfere deco, per poi confluire nel "precisionismo". Sembra quasi ripercorrere, in un linguaggio del tutto diverso, le atmosfere di Luigi Piranesi.
 

Lozowick frequenta Kiev Art 1904-1906 prima di emigrare negli Stati Uniti, dove continua i suoi studi presso l'Accademia Nazionale di Design (New York) e la Ohio State University. Dal 1919-1924 Lozowick viaggia in tutta Europa, passando la maggior parte del suo tempo a Parigi, Berlino e Mosca. A metà degli anni 1920  inizia a fare le sue prime litografie.
Nel 1926 si unisce al comitato di redazione della rivista di sinistra, New Masses, vicina al costruttivismo e al movimento De Stijl. Questi, stili lineari dai contorni netti, evidenti in una litografia intitolata "New York (Brooklyn Bridge)" suggeriscono la possibilità di una riformulazione funzionale del mondo.

Lozowick era molto interessato allo sviluppo dei movimenti russi d'avanguardia e  pubblicò una monografia sul Costruttivismo russo dal titolo Arte Moderna russa.
Nel 1943
Lozowick si trasferì a New Jersey, dove continuò a dipingere e a realizzare litografie La condizione umana è rimasto un tema costante della sua arte, e un interesse continuo in natura appare più frequentemente nelle sue opere successive.  

Crane (1928)
Hudson Bridge (1929)

High Voltage (1929)
Blast Furnaces (1929)
Tanks #2 (1929)
Steam Shovel (1930)
Construction #2 (1930) / Mid-Air (1931)


Subway Construction (1929)

Radio City (1932) Into the Canyon (1932) / Above the City (1932) Granaries to Babylon (1933) Train and Factory (1933) / Spanning the Hudson (1936) Open Mine (1937) Through Brooklyn Bridge Cables (1938) Wood (1943) Oil (1943) Production (1944) Transportation (1944)

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